Quando una mamma mi contatta per chiedere informazioni su una sessione fotografica, la prima cosa che propongo è una breve chiacchierata telefonica.
Niente di impegnativo: 15 minuti, giusto il tempo di conoscerci un po’ e di raccontarvi tutto con calma.

So che oggi siamo abituati a scrivere tutto via messaggio o e-mail, ma ci sono motivi importanti per cui preferisco questo piccolo momento di voce.

Innanzitutto, mi piace adattarmi ai vostri tempi: chiedo sempre l’orario che vi è più comodo. È un gesto semplice, ma che dice già molto su come intendo accompagnarvi: con ascolto e attenzione.

Durante la telefonata vi spiego con chiarezza tutto quello che serve sapere:
– le diverse tipologie di sessione;
– i pacchetti e le opzioni disponibili;
– come si svolge la sessione;
– cosa succede dopo;
– cosa è compreso nel servizio;

Durante la nostra chiacchierata non servirà prendere appunti, perché subito dopo vi invierò un link con tutte le informazioni che abbiamo visto insieme, così potrete rivederle in tranquillità.

Ma c’è qualcosa che non si può scrivere in un PDF o in una pagina web: il nostro primo contatto umano.

Per me è importante iniziare a conoscerci, anche solo attraverso la voce. Quello che andrete a fare non è una semplice esperienza fotografica, è qualcosa di personale, intimo, che riguarda la vostra famiglia, i vostri ricordi, la vostra storia. E sapere chi c’è dall’altra parte dell’obiettivo fa tutta la differenza.

Oltretutto la telefonata vi permette di fare subito domande, sciogliere dubbi ed esprimere desideri. Ed è spesso proprio in quel momento che nasce il primo seme della fiducia reciproca.

Tutto ha inizio così…con una voce. 🤍